
CONVEGNI
In questa pagina raccogliamo di volta in volta il materiale di convegni, di incontri significativi, di singole relazioni tolte da convegni più articolati. Tutto quello che leggeremo ha lo scopo di farci uscire dai nostri piccoli ambienti per aprirci ad orizzonti più vasti a volte è sufficiente il contenuto di un convegno per scatenare in noi idee nuove, creative, per mettere in crisi le nostre non sempre preziose certezze, per favorire un confronto più maturo fra di noi. Non dite mai: “ questo è troppo per noi!”. Noi siamo dotati come i catechisti Cinesi, come quelli Africani, come quelli di Milano e come quelli di Caltanisetta. In più abbiamo l’ostinazione del carattere Sardo. Non è da poco!

Catechista cercasi
I dati di un’indagine regionale riservati a persone ancora un po critiche, che vogliono crescere e che qualche volta hanno l’intelligenza di mettersi in discussione.
Nel giugno 2017 l’ufficio catechistico regionale ha promosso un’indagine fra tutti i catechisti delle Sardegna e tra i sacerdoti per scattare le immagini più significative della situazione della Catechesi in Sardegna. L’indagine è durata circa un anno ed è stata a conclusione sintetizzata dal sociologo Luca Diotallevi nei dati che seguono e che meritano una lettura molto attenta e accurata. Per facilitare l’interpretazione dei dati viene aggiunta la relazione che li commenta. Se i catechisti parrocchiali insieme con i loro sacerdoti volessero ritrovarsi in filigrana dentro i risultati che proponiamo, sono chiamati ad esaminarli attraverso diversi incontri. Questo è il motivo – e lo riteniamo un servizio prezioso - per il quale inseriamo tutto il materiale nel sito dell’ Ufficio Catechistico Diocesano. Non sono dati inaccessibili basta leggerli senza fretta e con attenzione. Buon lavoro!
ENTUSIASMO E PROBLEMI NEL BILANCIO DELL'ESPERIENZA DEI CATECHISTI SARDI
Una fraternità palpabile. Come quella dei tifosi che si riconoscono nei colori della loro bandiera.
I catechisti della Sardegna sono apparsi attraverso una radiografia sociologica nelle luci e ombre di una realtà viva. Più luci? Più ombre? Non è facile da stabilire e non ci importa stabilirlo.
Quando si tratterà di prendere in mano l’indagine che il Prof. Luca Diotallevi ha stilato, parleremo di questo sul piano degli interventi operativi da tradurre in progetto.
A noi sembra importante fissare il dato ecclesiale.
Ottocento catechisti/e motivati, di diversa età, con esperienze molto articolate, pieni di entusiasmo e di voglia di aggiornarsi e di comprendere più criticamente la portata del loro servizio, sono sempre un fatto che apre il campo ad aspettative e ad interrogativi.
Sul tavolo dei Vescovi cade una miriade di ipotesi per conoscere più a fondo e valorizzare la ricchezza che lo Spirito, attraverso questi manovali del Signore, semina nelle zolle della Chiesa.
O, se ci piace di più, nella pescagione che si tinge di fiducia e di speranza, come indica il manifesto che annunciava l’evento.
La Chiesa sarda può contare, oggi, su uomini e donne, ragazzi e ragazze che vogliono annunciare il Vangelo alle nuove generazioni e iniziare o continuare a proporlo a chi ormai gli anni inizia a contarli.
Abbiamo capito che le donne restano sempre la forza trainante di tutto il movimento catechistico della Regione: il novantacinque per cento. Una femminilizzazione del servizio o la coniugazione al femminile di una risposta alla chiamata? Ce lo dobbiamo chiedere.
Senza anticipare risposte, rimane il fatto che il grembo delle donne è quello che più generosamente si apre alla fecondità del Vangelo.
Sono esse, per la loro condizione occupazionale, per la disponibilità che identifica, indelebile, la loro vita, a rispondere con maggiore coraggio ad un compito arduo e sempre più irto di ostacoli.
Se stiamo attenti, si dimostrano anche più coraggiose dei preti, che l’annuncio devono comunque proporlo.
A luci spente vediamo meglio , perché vediamo con gli occhi della Chiesa, la miriade di persone che rimangono sulla breccia. Magari sfornando metodi visti migliaia di volte. Novità di scelte che iniziano e profilarsi. Ma sono sempre loro, meritevoli di essere prese/i sul serio, non come prestatori o prestatrici d’opera, ma come chiamate e chiamati a rispondere alla vocazione che ha come oggetto motivazionale il racconto vitale di Gesù di Nazareth. Incontrato e amato.
La lectio divina sul racconto della tempesta portata alla calma, come la presenta il Vangelo di Marco, ha disteso un filo conduttore prezioso per descrivere l’esperienza dei catechisti/e. Monsignor Gian Franco Saba, Arcivescovo di Sassari, ha interpretato la narrazione con tonalità accattivanti e autenticamente esistenziali. Tutti siamo presi nel vortice di un mare agitato, la realtà. A volte siamo tentati di scappare dalla tempesta: è tentazione di ogni giorno. Affrontare la tempesta, entrarci dentro, è ciò a cui sono stati incoraggiati i catechisti/e servitori sconosciuti e umili della Parola. Le loro comunità parrocchiali sono e restano il mare, sempre imprevedibile.
Il sociologo Luca Diotallevi ha descritto la realtà attraverso numeri e considerazioni. Il quadro apparso sembra dare conferma di difficoltà e di prospettive da analizzare con la pazienza di un approfondimento utile, a condizione che sia sempre veritiero. Occorre fermarsi, Vescovi, sacerdoti e laici, per dare consistenza e costrutto pastorale ai dati.
I laboratori, simili a tanti bisturi che hanno scavato le vulnerabilità constatate, sono stati preziosi portoni spalancati sui molti problemi aperti e spesso irrisolti. Il problema delle famiglie e dei loro figli appena battezzati e poi trascurati dalle comunità cristiane. Il dramma dell’adolescenza: un campanello di allarme sempre all’erta sul fallimento di un percorso arrivato alle soglie della maturità nella fede e seguito da un abbandono deludente. Il dramma dei ragazzi portatori di disabilità che le nostre comunità non accettano perché non sanno dove e come collocarli. Il tema sempre impervio e arduo di una comunicazione efficace. L’ispirazione catecumenale della catechesi: aspirazione e attesa sempre in fieri. La traduzione in servizio di carità della catechesi. L’immersione della catechesi nella liturgia e nel vissuto della Bibbia.
Un Convegno ad alta tensione ideale, destinato a lasciare una traccia o forse una mappa di orientamento che costruiremo insieme e che non potremo più disattendere.
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Il direttore dell'Ufficio Catechistico Diocesano
Don Mario Simula
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Laboratorio guidato dal Direttore dell'Ufficio Catechistico Diocesano D. Mario Simula

Non si poteva soltanto ascoltare durante un convegno regionale era necessaria la partecipazione attiva e intelligente dei catechisti. La strada più efficace era quella dei laboratori. Il Direttore del nostro Ufficio Catechistico Diocesano, don Mario Simula, assieme a Davide Lai della Diocesi di Cagliari, ha presentato il laboratorio: Catechesi e disabilità. Attraverso un PowerPoint di immediata lettura quindi vicinissimo a tutto il gruppo sono state presentate le molteplici disabilità presenti nelle nostre comunità parrocchiali. Il powerPoint seguiva questo schema: descrizione della disabilità, come si affronta in gruppo, quale rapporto nasceva con la famiglia e la comunità. Sono state presentate alcune schede di brani del Vangelo utilizzando il linguaggio CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) . Un metodo per facilitare il cammino dei ragazzi e fanciulli con lo spettro autistico . L’interesse è stato massimo da parte di tutti. Lo si è dedotto in maniera evidente dalla qualità dei sotto gruppi e dalle risposte consegnate per l’elaborazione di conclusioni finali da parte dell’ufficio catechistico regionale.

“TUTTI SIAMO DIVERSI”
Se tutti i ragazzi con disabilità che popolano le nostre parrocchie avessero potuto vedere il Convegno Regionale dei Catechisti, avrebbero sorriso pieni di speranza. Nella loro diversità ciascuno di essi avrebbe detto: "che questi catechisti si stiano veramente svegliando?". Finalmente la Chiesa Sarda riflette seriamente sulla disabilità con la prospettiva di passare dalla paura e, qualche volta, dall’indifferenza a orizzonti di possibilità nuove. Dicendole così semplicemente, si mette a fuoco il contenuto, il calore, l'atmosfera del Convegno Regionale dei Catechisti Sardi, vissuto ad Arborea nel Resort Country il 16 febbraio 2020 rappresenta senza retorica, un momento cruciale dell'esperienza catechistico in Sardegna. Oltre settecento catechisti hanno risposto alla chiamata delle singoli diocesi formando a loro volta un caleidoscopio di diversità unite dalla medesima volontà operativa. La giornata non ha dato tregua per i ritmi di lavoro. La preghiera per iniziare, arricchita da una meditazione semplice ed efficace sul testo di Marco che descrive la giornata di Gesù, fino ad arrivare ad un richiamo di momenti salienti dell'esperienza del Risorto attento, fino ai dettagli minimi, davanti alla folla semplice e implorante un gesto di guarigione, la premura di un conforto, la gioia di un tocco risanante.
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